Ripresa delle colate detritiche da circa 3400 m.
In questi giorni, probabilmente complice la fusione della neve caduta nelle ultime nevicate, è ripresa una certa attività nella zona della grande frana del 16 dicembre 2015.
Con l’avvicinarsi della bella stagione aumenteranno gli sbalzi termici e di conseguenza i possibili nuovi crolli.
Più volte si è detto che, essendo una zona molto frequentata in estate, andrebbe interdetta al passaggio, cosi come è stato fatto sulla morena del lago delle Locce nell’estate del 2015. Già nell’articolo pubblicato su Nimbus Giovanni Mortara evidenziava quantomeno la possibilità di mantenere un elevato grado di attenzione:
Considerando il trend in atto a scala globale, fenomeni d’instabilità come quello qui analizzato potrebbero riproporsi nello stesso settore o in altre parti dell’ampia testata della Valle Anzasca ed è pertanto opportuno mantenere un elevato grado di attenzione sull’area, al fine di consentire una frequentazione in ragionevoli condizioni di sicurezza di uno dei più affascinanti ambienti delle Alpi.
http://www.nimbus.it/ghiacciai/2016/160119_CrolloTreAmici.htm