La luce in fondo al tunnel è un miraggio, più ci si avvicina al maltempo e più viene ridimensionato.
Sembrerebbe che dovremo patire ancora a lungo questo periodo senza precipitazioni di rilievo, e con noi l’ambiente profondamente ferito da un clima cosi secco. Un territorio che ha sempre avuto nello sbarramento alpino un grande alleato per innalzare e far condensare le correnti sud occidentali cariche di umidità, da qui le abbondanti piogge che hanno sempre contraddistinto le pedemontane.
Ma contro l’alta pressione delle Azzorre e alle risalite subtropicali anche le Alpi soccombono diventando un pericoloso bacino di combustibile per gli incendi.
L’ultimo report dell’IPCC evidenzia quegli estremi climatici con shock devastanti, alimentati dal climate change di origine antropica che impattano in modo profondo sulle comunità umane che sugli ecosistemi. Tra il 1970 e il 2019 gli estremi legati alle siccità sono stati il 7% del totale ma hanno causato il 34% delle morti totali.
Questo per rimarcare quanto potrebbero essere pericolosi gli estremi climatici in atto, non dobbiamo mai pensare di vivere in luogo protetto, mai pensare tanto ci sono le Alpi, tanto in primavera le piogge arriveranno, perchè le situazioni potrebbero cambiare molto velocemente e in peggio.
Il territorio del Verbano Cusio Ossola è sempre stato interessato da alluvioni e siccità ma mai da siccità e temperature di 40°C che porterebbero il territorio verso un clima arido. E’ questo uno dei pericoli maggiori che dovremo affrontare in futuro.
Le previsioni per i prossimi giorni
Cielo nuvoloso, più freddo, pioggia e neve sulle Alpi da domani mercoledì 30 a sabato 2 aprile, più freddo e clima quasi invernale dal 1 aprile al giorno 6. Alegher.