Gli anticicloni favoriscono l’inversione termica e la formazione di nebbie. In questi giorni, un robusto anticiclone e l’inversione termica hanno portato la nebbia a prevalere, influenzando il clima per diversi giorni, specialmente nelle aree interne della penisola, nella Pianura Padana e sui mari. La nebbia si forma quando l’umidità relativa dell’aria raggiunge il 100%, ovvero la saturazione del vapore acqueo. Esistono vari meccanismi e condizioni per raggiungere questo stato, come la nebbia da irraggiamento, da avvezione, da umidificazione o frontale.
La nebbia può formarsi attraverso due meccanismi principali:
- Umidificazione dell’aria a contatto con il suolo: nebbia da evaporazione.
- Raffreddamento dell’aria: nebbia da raffreddamento isobarico o adiabatico.
La nebbia che si verifica in questi giorni di novembre è di tipo isobarico.
Nel Verbano Cusio Ossola, la nebbia è influenzata dalla diversità del territorio e quindi anche dal clima. A nord, le grandi Alpi con il massiccio del Monte Rosa, a sud i laghi Maggiore, Mergozzo e Orta, e non lontano in Lombardia altri laghi come Varese, Monate e Comabbio. Al centro, la media montagna con l’ampia area del Parco Nazionale della Val Grande, l’Ossola e la Valle Strona.
In una tipica giornata con anticiclone, inversione termica e nebbia nel VCO, la nebbia impedisce ai raggi solari di riscaldare il suolo e l’aria per irraggiamento. Ad Arona, la località mediamente più nebbiosa della sponda piemontese del Lago Maggiore, le temperature rimangono basse, solo 8.1°C, mentre a Gravellona Toce sono 12.3°C e a Domodossola Torre Mattarella 13.9°C. Si nota un aumento delle temperature man mano che ci si sposta a nord, nelle vallate alpine lontane dalle zone nebbiose, dove la nebbia è molto rara.


