Inverni meno nevosi, non sono più variabili meteorologiche ma un segnale di un clima in evoluzione.
Quanta neve c’è sulle Alpi, è al di sopra o al di sotto delle aspettative stagionali? Una delle stazioni, in questo caso automatica, con più dati a disposizione, dal 2008, è in prossimità del Rifugio Zamboni in alta Valle Anzasca a 2075 m sul livello del mare.
Negli ultimi tre anni in inverno, si sono verificate una serie di stagioni consecutive con pochissima neve a terra, molto meno rispetto a quello che normalmente ci dovrebbe essere.
Al 21 di gennaio negli ultimi 19 anni abbiamo una media di neve a terra di 150 cm, mentre ora ne abbiamo 84 cm. Non è il 21 gennaio con meno neve a terra, questo spetta al 2016 con 37 cm. E quello, il 2016, è stato un caso isolato, una naturale variabilità meteorologica.
Dal 2022 con 56 cm, il 2023 con 55 cm e il 2024 con 84 cm, le cose sono diverse rispetto agli anni precedenti.
2008-01-21 152 cm
2009-01-21 291 cm
2010-01-21 116 cm
2011-01-21 116 cm
2012-01-21 117 cm
2013-01-21 149 cm
2014-01-21 255 cm
2015-01-21 206 cm
2016-01-21 37 cm
2017-01-21 126 cm
2018-01-21 266 cm
2019-01-21 173 cm
2020-01-21 222 cm
2021-01-21 138 cm
2022-01-21 56 cm
2023-01-21 55 cm
2024-01-21 84 cm
La variabilità meteorologica
La variabilità meteorologica si riferisce alla continua alternanza di situazioni meteorologiche contrastanti tra loro, che cambiano rapidamente e in modo imprevedibile. Questa variabilità è l’espressione più tipica del caos che governa l’atmosfera terrestre, come risultato dell’interazione non-lineare di una serie innumerevole di processi fisici che coinvolgono altri sottosistemi terrestri come oceano, biosfera e criosfera