Era solo questione di tempo e si sarebbero attivate frane, crolli di roccia e ghiaccio, una situazione già vista in passato, vediamo quale.
In questi giorni l’attività sulla parete est del Monte Rosa è notevolmente aumentata, piccoli crolli di ghiaccio, ormai rimane solo quello la neve è finita, e roccia si susseguono anche da quote molto elevate oltre i 4000 m.
La maggiore attività è dal costone sotto punta Gnifetti, Signalkuppe in tedesco, a 4.554 m non molto distante dalla capanna Margherita.
Una frequenza di tanti piccoli crolli la possiamo paragonare solo al 2019, tra luglio e agosto. Questi mesi furono caratterizzati da diversi crolli di roccia e anche di un importante crollo di ghiaccio. A scatenarli l’ondata di caldo anomalo nei giorni 26-27-28 giugno, quando si registrò le temperature record ASSOLUTE, +27.6°C il giorno 27, +26.6°C il giorno 28 e +25..9°C il giorno26.
E’ evidente come l’aumento di queste attività siano strettamente collegate al caldo eccessivo causato dal cambiamento climatico.
In questo giorni a 1965 m sul ghiacciaio Belvedere abbiamo registrato la seconda temperatura più alta per il mese di agosto con +24.9°C, in 10 anni di monitoraggio il progetto “Ghiaccio Vivo” ha registrato una temperatura oltre i 24°C nel mese di agosto solo due volte, il 1° agosto 2020 e il 20 agosto 2023.
I primi segnali di movimento franoso il giorno 20, con piccole scariche:
Mentre un distacco più significativo il giorno 22, si tratta di roccia e non valanghe, in questo periodo dell’anno le valanghe o crolli di ghiaccio non producono la “nuvola” come in altre stagioni e ci si potrebbe confondere. In questo caso invece la polvere, prodotta dal frantumazione della roccia, viene anche riportata in quota dalle correnti ascensionali: