Non saranno certo i 5 cm o il freddo a risollevare 2/3 dell’inverno, bel tempo fino a fine mese.
Gennaio chiuderà come il più freddo degli ultimi decenni e verrà ricordato, climaticamente, per le eccezionali nevicate al centro sud, ma anche in Turchia, in Gracia, nel nord Africa. I freddi venti dell’est hanno privilegiato queste zone, come è dopo tutto sempre accaduto. La climatologia parla chiaro, a parità di quota alcune zone interne appenniniche hanno una media nivometrica superiore alle Alpi. Al nord freddo intenso, neve sulle creste di confine con qualche sconfinamento e pochi centimetri dalle Alpi alle pianure.
Nuovi record temperature minime.
Al ghiacciaio Belvedere, ad una quota di 1950 m, la nostra stazione meteorologica ha registrato una temperatura minima di -14.4°C che è il nuovo record per questa installazione, a Ornavasso -7.4°C nuovo dal 2013, Gravellona Toce -4.7°C nuovo sempre dal 2013. Naturalmente fuori dai centri abitati in aperta campagna le temperature minime sono state più basse, in special modo a Gravellona Toce.
Alta pressione europea per i prossimi giorni.
Per le prossime 120 ore il maltempo continuerà con possibili situazioni di pericolo per pioggia forte su Sicilia, Sardegna, Calabria, Campania e Lazio, al nord invece le temperature tenderanno a salire gradatamente fino ai valori in media, i cieli si manterranno sereni e si rivedrà la nebbia sul basso Maggiore. Una vasta zona di alta pressione occuperà l’Europa centrale, questo comporterà la chiusura definitiva della porta atlantica per il mese di gennaio, porta aperta che su 6 casi su 7 è portatrice delle perturbazioni nevose, solo una è artico continentale. Un vero salasso per i ghiacciai, per la prossima estate si prevede un ulteriore notevole perdita di massa glaciale.
Nel video qui sotto il forte vento a Ornavasso spazza la neve del giorno prima: