Persiste e si accentuerà la ventilazione settentrionale, solo le Alpi di confine vedranno qualche nevicata da sfondamento.
Prima di soffermarci sulla possibile evoluzione per il mese di dicembre, un mese molto importante per l’economia alpina e non solo, vediamo come sarà il meteo per la settimana che va dal 20 al 26 novembre.
Saranno due le forzanti che caratterizzeranno il tempo, le rimonte subtropicali di stampo tardo primaverile e le discese artico continentali di stampo invernale la seconda.
La prima discesa fredda arriverà da lunedì 20 , ci sarà un calo delle temperature di circa 5-7°C entro il giorno 22, qualche nevicata sulle Alpi ma solo di confine.
Freddo da nord nord est per l’ultima decade di novembre
Successivamente, dal giorno 23, netto aumento delle temperature, si riprenderanno quei 5-7°C fino al giorno 25 quando ricominceranno a diminuire. La seconda discesa di aria artica, dal 26, dovrebbe essere di stampo invernale, ma necessiterà di aggiornamenti in settimana.
Nel mezzo di questo meteo altalenante la predominante sarà l’assenza di precipitazioni che ci condurrà verso il mese di dicembre senza neve fino a 2000 m, a parte le Alpi più a settentrione.
Proiezioni stagionali
Negli ultimi anni le proiezioni stagionali stanno prendendo sempre più piede e non a caso, queste elaborazioni non sono delle previsioni ma indicano la probabile tendenza del campo di temperatura e delle precipitazioni per i prossimi mesi.
Nell’immagine qui sotto vediamo quanto sia probabile una anomalia positiva di temperatura tra 1 e 2°C per una vasta zona dell’Europa per il mese di dicembre. Questo fa pensare a un mese che sarà dominato dall’alta pressione, bloccando di fatto ogni possibile perturbazione che volesse venire verso le Alpi.
Naturalmente anche queste proiezioni non sono esenti da ritrattamenti anche se, a dire il vero, negli ultimi inverni sono state molto precise.