Il lupo ha vinto la sua battaglia

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È tornato riconquistando ciò che gli era stato tolto: un resoconto sull’attività di osservazione del lupo nel Cusio.

Nell’eterna guerra tra specie, uomo sapiens e lupo, il lupo ha vinto la sua battaglia. Sì, perché è tornato sulle Alpi, ha riconquistato foreste, boschi, montagne, una vallata dopo l’altra. Onore al lupo, si è ripreso ciò che gli era stato tolto. Ora aspettiamoci la controffensiva che, come nel passato, sarà ad armi impari.

Nelle ultime settimane mi sto interessando molto alla situazione del lupo nel Cusio. Ho parlato con molte persone, sui sentieri, amici, conoscenti. Sono andato a casa degli allevatori, sono andato a sentirli, mi è stato detto che sono l’unica persona che mai ha fatto una cosa simile, perché la politica non lo fa, atta solo a rimediare e mai a prevenire. Al limitare dei boschi, loro, gli allevatori, sono l’anello di congiunzione tra la vita nelle città e le foreste. Bisogna ascoltare chi vive di montagna.

La zona che sto osservando va da Feriolo a Gignese, tutta la sponda nord-occidentale del Mottarone, boschi che conosco molto bene. La maggior parte delle segnalazioni mi arriva da Gravellona Toce, Granerolo e Alpe Bartogna. Dall’Alpe Mastrolino fino a Gignese non ho segnalazioni di avvistamenti, né tantomeno di predazioni. Qui il problema, specialmente da Agrano, sono i cinghiali.

Nei vari video raccolti ho notato un lupo zoppicante, arto posteriore sinistro. Dopo aver fatto visionare il clip alla Polizia Provinciale, il comandante Maccagno Riccardo ha confermato che si tratta di un lupo ed è lo stesso soggetto

Alcune informazioni raccolte richiedono attenzione, come il presunto avvistamento di 6 esemplari all’Alpe Colma. I cacciatori mi parlano di un calo del 60-70% di caprioli e della decimazione dei mufloni, questi ultimi non dovrebbero comunque esserci sulle nostre montagne.

Una segnalazione di due lupi sulla statale a Casale Corte Cerro, un lupo visto a Tanchello, uno alla pista di motocross ad Armeno e uno a Sovazza, due visti sulla strada alle Brughiere.

Ho trovato persone incredule sui sentieri che nei boschi ci fosse il lupo. Ho trovato persone che sui sentieri vanno con il cane non al guinzaglio. Dalla deglaciazione alle foreste le nostre montagne stanno cambiando rapidamente. È importante avere un nuovo approccio e non avere paura. I cani domestici uccidono un bambino un giorno si e un giorno no e causano 75.000 attacchi all’anno, ma nessuno ha paura.

Io non sono pro lupo ma neanche contro, sto cercando di capirci qualcosa sul campo. La mia indole mi dice convivenza, ma sarà davvero possibile? Forse meglio una via di mezzo, tipo un contenimento? Non lo so, voi cosa pensate? Di certo una specie non deve prevalare sull’altra estinguendola.

Luca Sergio

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Luca

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