Temperature sopra la media, pioggia sotto la media nel 2016.
Non sono ancora usciti i dati ufficiali ma il 2016 potrebbe chiudere, a livello globale, come il più caldo dal 1880, se non sarà in prima posizione davanti avrà solo il 2014 e il 2015. Dati preoccupanti, di come l’uomo stia alterando il clima introducendo ulteriore gas serra nella atmosfera, con la cementificazione e con la deforestazione, un vertiginoso aumento delle temperature globali, ma sembra non interessino a nessuno, periodi di siccità alternati a piogge devastanti che cadono in poche ore, fusione dell’artico e dei ghiacci di tutto il globo con un aumento del livello degli oceani ed erosione delle coste. Migrazione di milioni di persone da questi luoghi. Sulle Alpi i primi effetti sulle economie locali sono la chiusura di impianti sciistici su ghiacciai quando prima si praticava lo sci estivo fino a settembre, è il nostro caso quello del ghiacciaio Camosci in Val Vannino alta Val Formazza, un ghiacciaio ormai estinto. In Svizzera stanno chiudendo impianti a bassa quota 600-800 metri. Si salvano, quando c’è il freddo, gli impianti con innevamento innaturale.
E come potrebbe non essere così se a gennaio 2016, nei giorni della merla, notoriamente i più freddi dell’anno, al lago del Paione 2269 m si è registrata una temperatura minima di +2.2°C, al Mottarone le piste erano prive di neve e al ghiacciaio Belvedere 1950 m a Macugnaga per 5 giorni consecutivi la temperatura è rimasta positiva, la massima ha toccato i +10°C. Cinquantacinque giorni di siccità all’inizio dell’anno hanno provocato la secca del lago Maggiore portandosi a circa un metro sotto il livello medio a fine gennaio. Le alte temperature hanno provocato una grande frana dalla parete est del Monte Rosa, ben monitorata dal progetto “Ghiaccio Vivo”, situazione che ha destato non poche preoccupazioni, la frana ha messo allo scoperto una parte del permafrost e per tutto il 2016 si sono avute colate detritiche e altri distacchi di roccia. Questo del permafrost è un altro fenomeno in aumento per colpa dei cambiamenti climatici. Con febbraio cambia il pattern, tornano le abbondanti nevicate sulle Alpi, il 5 marzo neve anche al piano con oltre 10 cm a Gravellona Toce. Il 24 marzo inizia la deglaciazione del lago delle Fate a Macugnaga, iniziata il 4 gennaio, è durata 77 giorni, la neve ha avuto spessore massimo di 105 cm. Nel mese di aprile, il 6 per l’esattezza, si superano per la prima volta nell’anno i 20°C a Gravellona Toce, subito seguiti dai primi temporali di stagione. Maggio è stato il mese più dinamico tra neve sulle Alpi, prima temperatura oltre i 25°C a Gravellona Toce, maltempo dai caratteri molto perturbati e tanta pioggia.
Giugno inizialmente fresco ha permesso un ritardo nella fusione dei ghiacciai, il fiume Toce ha colorato con il limo, proveniente dal ghiacciaio Belvedere, il lago Maggiore solamente a fine mese, fusione dei ghiacciai iniziata dal 20 con i primi 30°C al piano e la prima temperatura positiva alla Capanna Margherita. Luglio parte molto caldo con punte di 37°C e prosegue alternando belle giornate anche torride (no afa) a temporali. Lo stesso vale anche per agosto che si alterna a giornate molto calde a temporalesche. E’ il caldo in quota forse all’origine del distacco di una cornice dal Colle Gnifetti a provocare la morte di tre alpinisti, si susseguono frane e distacchi di ghiaccio da Punta Tre Amici. Settembre molto caldo e stabile risulta esser stato un mese a tutti gli effetti estivo con una temperature media di 20°C. Ottobre parte con aria artica che fa cadere la prima neve a 2000 metri, per controbilanciare molto caldo a fine mese e nuove frane dalla est del Rosa, sono questi continui sbalzi termici a provocare la fratture. Novembre, frana al Pizzo Bianco a Macugnaga, l’8 si registrano i primi freddi intensi su Alpi, -16 a 2500 m, e la prima minima negativa a Domodossola. Nell’ultima decade di novembre arrivano le grandi piogge autunnali con oltre 400 mm in alcune zone tra la Valle Strona e la Val Grande. Dicembre dominato dall’alta pressione, non è inconsueto essendo mediamente uno dei mesi più stabili, con inversione termica, quindi più freddo al piano che non sulle Alpi, un evento nevoso tra il Cusio, il Borgomanerese, l’Aronese, l’alto Vergante e l’Ossola.
Il 2016 nel dettaglio, dati stazione meteorologica Meteo Live V.C.O. di Gravellona Toce 215 m s.l.m.
- temperatura media di 13.5°C
- mese più caldo luglio, temperatura media di 23.5°C
- mese più freddo gennaio, temperature media di 4.0°C
- mese più piovoso novembre, 306 mm
- mese meno piovoso dicembre, 19 mm
- pioggia totale 1673 mm