La vera storia su come si è formato il lago Maggiore, genesi fluviale, morfologia glaciale.
Osservando lo sbocco vallivo dell’Ossola si nota molto facilmente che il profilo delle montagne è a forma di U, chiaro segno dell’erosione dei ghiacciai durante l’ultima glaciazione, circa 20.000 anni fa. Gli studiosi hanno scoperto, esaminando tutti i laghi a nord e sud delle Alpi, che, in special modo quelli a sud, il profilo del substrato roccioso è ha V, chiaro segno del passaggio di un fiume. In’oltre hanno scoperto che il vero fondo è composto da ghiaia e materiale di deposito dallo spessore di 500 metri. Ma come è possibile che circa 870 metri ( 500 di sedimenti + 370 profondità massima) sotto il livello del mare scorresse un fiume?
L’unica ipotesi per gli studiosi è che il mare non ci fosse cosi che grandi fiumi e immense cascate con lo scorrere dei milioni di anni formarono dei Grand Canyon, andando ad abbassarsi fin sotto l’attuale livello del mare. Successivamente il bacino del Mediterraneo si riempì di nuovo, il livello si alzò e i sedimenti prodotti dall’erosione dei fiumi riempirono i Grand Canyon, fino all’attuale fondo ghiaioso del lago. Questo evento dovrebbe essersi verificato circa 6 milioni di anni fa. Nell’ultimo milioni di anni le glaciazioni hanno modellato, ma solo in superficie, l’antico solco fluviale.
Ma come è potuto prosciugarsi il Mediterraneo? Due fattori in concomitanza, la chiusura dello stretto di Gibilterra e un periodo climatico caldo:
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Fonte articolo Filippo Camerlenghi*
Associazione Proteus
www.assoproteus.it
*Filippo Camerlenghi, laureato in geologia, vicepresidente nazionale dell’Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche, da 25 anni si occupa di turismo sostenibile, educazione ambientale e divulgazione scientifica; ha alle spalle esperienza di guida geologica/ambientale in Italia, Svizzera, Germania Francia e Islanda, di divulgatore di progetti nazionali e internazionali (http://www.egu.eu/education/gift/workshops per l’European Geology Union) per parchi ed enti pubblici e privati; centinaia le scuole con le quali ha collaborato – e collabora – su progetti di didattica ambientale e escursioni in natura. Da 15 anni in Assoproteus di Como, gestisce progetti speciali e formazione. Bergamasco d’origine, comasco d’adozione, valsesiano di aspirazione, preferisce la montagna al mare, il vinile ai cd e il vino rosso rispetto al bianco.