In questo inizio di primavera 2017 abbiamo assistito a due eventi climatici che potenzialmente potrebbero esser riconducibili ai cambiamenti climatici. Già nel 2010 con l’uscita del volume ” La neve sulle Alpi Piemontesi” – Quadro conoscitivo aggiornato al cinquantennio 1961-2010- Arpa Piemonte evidenziava come la neve sulle Alpi era diminuita sia come quantità caduta sia come minor durata a terra e a quote più elevate, il tutto in quadro di temperature più elevate.
I due eventi climatici a cui abbiamo già assistito sono le giornata del 4 marzo con ripetuti temporali convettivi, sulle Alpi più consoni a primavera avanzata, e al superamento della soglia dei 20°C, avvenuto il 10 marzo. Due eventi in anticipo di almeno un mese, potenzialmente causati dalle temperature più elevate.
In base a queste considerazioni cosa dovremo aspettarci nei prossimi mesi? Quali altri paletti climatici dovremo considerare?
Le piogge primaverili le tratteremo in un altro articolo, rimangono quindi tre paletti, il superamento dei 25°C, il superamento dei 30°C, e il superamento dei 35°C, il tutto alla stazione meteorologica di Gravellona Toce.
Normalmente dovremmo aspettarci il superamento dei 25°C tra la fine della seconda decade di aprile e l’ultima di maggio, giù ieri ci si è andati vicini, Omegna ha registrato 24.3°C, ma non lo teniamo in considerazione e aspettiamoci, visto l’andamento, il superamento dei 25°C tra la fine di marzo e la fine di aprile.
Il superamento della soglia dei 30°C normalmente avviene nel mese di giugno, aspettiamoci in un prossimo futuro il superamento di questa soglia nel mese di maggio.
Poi abbiamo la soglia dei 35°C, ma qui si andrebbe a toccare il record di temperatura massima che avviene tra l’ultima decade di luglio e la prima di agosto, il periodo mediamente più caldo dell’anno. E’ lecito quindi aspettarsi questi estremi tra la fine di giugno e l’inizio di luglio.