Smog sulle Alpi dalla pianura padana fino al Monte Rosa. Andare in montagna non è più sinonimo di respirare aria pulita.
Smog sulle Alpi in situazioni anticicloniche per lunghi periodi che aiutano le polveri sottili, leggi qui cosa sono, a sedimentare nel bassi strati atmosferici, questo perchè la colonna d’aria che ci sovrasta è stabile, i moti convettivi sono inibiti e i venti sono molto deboli o assenti che si muovono solo con regimi di brezze vallive.
Avere un clima instabile in realtà non pulisce l’aria come erroneamente si pensa, ma molto più semplicemente le polveri sottili vengono disperse e spostate in altri luoghi.
Il clima “rigido” nelle vallate Alpine ha bisogno di esser riscaldato nelle abitazioni dei montanari, in montagna si usa molto camini e stufe a legna, anche in estate sopratutto le sera e in giornate piovose non è certo insolito vedere camini fumanti. Anche questo fumo prodotto dalla combustione dei legnami in assenza di vento tende a esser intrappolato nei bassi strati vallivi.
A tal proposito ti consiglio la visione di questo video:
Non è solo smog dalle pianure.
In questi ultimi periodi di eccezionale siccità, nel Verbano Cusio e Ossola non piove dal 28 ottobre, nel Biellese si sono sviluppati diversi incendi che hanno devastato boschi per più giorni. Le Alpi del Biellese confinano con la Val Sesia che confina con la Valle Anzasca ne il passaggio da una valle all’altra del fumo e facilitato.
Dalle immagini qui sotto fatte dal Monte Massone in Valle Strona (VB) gentilmente messe a disposizione da Pizzi Bruno: https://www.facebook.com/br1fly?fref=ts il fumo e lo smog che trasbordano da una valla all’altra tra il Biellese e la Valle Anzasca: