
Il modello vira verso un est-schift, meno neve più freddo. Al momento dalla Lombardia occidentale verso est le zone più interessate.
La scaldata del giorno 22 e 23 si è fatta probabilmente sentire sui pendii innevati del Monte Cerano nel Cusio. Una valanga nella giornata odierna si è staccata da quasi la sommità della montagna, a 1700 m.
Questa è di dimensioni modeste, ma la zona erbosa è cosciuta anche per delle valanghe di dimensioni più consistenti che nel periodo invernale ridiscendono il vallone. In stagioni con abbondanza di neve la furia della valanga si riversa fin verso gli 800 m, poco più a monte dell’Alpe Prà Prin, nel Comune di casale Corte Cerro.
Cosa succederà nei prossimi giorni
Oggi intono ai 2000 non si è andati oltre i +0.9°C, segno che l’aria fredda sta già arrivando sulle Alpi, ieri +6.1°C, l’altro ieri +8.1°C.
Confermato l’ulteriore calo delle temperature dal 25 e, secondo il modello GFS, entrerebbe più freddo il giorno 28, quando dovrebbe arrivare una perturbazione. A discapito delle precipitazioni sul Verbano Cusio Ossola. Questo probabilmente a causa di quello che in gergo viene chiamato est-schift, ossia uno spostamento a est del ciclone polare.
Questo cambiamento del modello al momento, ma potrebbero ancora essercene altri da qui a 24 ore prima, vede una nevicata più consistente dalla Lombardia occidentale verso est. Per il Verbano Cusio Ossola ad oggi rimarrebbero pochi cm di neve.
Alegar e Buon Natale.
Luca