La neve in Ossola

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La neve in Ossola. La presenza di numerosi impianti idroelettrici in quota ha permesso all’alta Ossola di avere una lunga serie di dati nivometrici che non ha eguali in tutte le Alpi. Un vero patrimonio climatico, punto di riferimento in un periodo di grandi cambiamenti climatici.

Sono ben 9 la stazioni Enel con oltre 80 anni di dati raccolti: Alpe Devero, Domodossola, Formazza, laghi Alpe Cavalli, Campliccioli, Camposecco, Codelago, Toggia e Vannino. Altre 13 di durata minore.

Le quantità media della neve  che cade annualmente cresce  mediamente di 33 cm ogni 100 m. Sotto i 1000 m il mese più nevoso è gennaio mentre oltre i 2000 metri i maggiori apporti avvengono a novembre e marzo aprile.

La neve in Ossola. Nel fondovalle, a Domodossola, la media annua è di 50 cm, ma a partire dagli anni 80 si sta riscontrando una forte diminuzione, a 1000 m la media è di 250 cm,  450 cm  a 1500 m, 600 cm a 2000 m e 750-800 cm a 2500 m. Il massimo si ha ai 2462 m del  Lago Sabbione in alta val Formazza con una media annuale di 749 cm. Senza contare l’effetto del’assestamento si sfiorerebbe i 10 m.

La copertura dei dati è ottima sulla fascia destra del Toce, mentre risulta essere scarsa sulla sinistra, Val Vigezzo, Val Grande, bassa Ossola.

A Crevoladossola, luogo rappresentativo del fondovalle, nel periodo 1958-2010 la neve si è presentata tra il 4 novembre ( episodio più precoce 4 cm nel 1966) e il 27 aprile, ( evento più tardivo 4 cm nel 1981). Il giorno in cui potrebbe essere più facile che nevichi è il 17 gennaio. Le nevicate di almeno 10 cm/giorno si sono sempre verificate tra il 21 novembre e il 4 aprile, da segnalare l’evento di 24 cm caduti il 31 marzo 1 aprile 1992.

La neve in Ossola
Formazza inverno 2013/14

A Formazza, luogo rappresentativo di media montagna (1270 m), le prima nevicate sono apparse il 26 settembre, nel 1972 ( 5 cm) e nel 1974 ( 3 cm). Il giorno dove è più probabile che nevichi (>=1cm) è il 3 gennaio (31%), in 81 anni a Natale è nevicato 13 volte (16%) a capodanno e per l’Epifania 17 volte (21%). I casi più tardi sono del 4 giugno 10 cm nel 1963 e 3 cm nel 1984. Nevicate giornaliere di almeno 30 cm si sono avute nel periodo compre tra il 1° novembre (55 cm nel 1976) e il 24 aprile ( 50 cm nel 1976) con una massima frequenza il 12 gennaio ( 7.4%).

 

Al Lago Sabbione, luogo rappresentativo di alta montagna (2462 m ), può nevicare in qualsiasi mese dell’anno, luglio e agosto compresi. Qui gli anni disponibili di misurazioni sono 65 (1950-2014). Episodi significativi di nevicate stive si sono verificati il 18-19 luglio 1966 (22 cm), l’11 luglio 1993 (10 cm), il 10 agosto 2002 (10 cm), il 18 luglio 2009 (10 cm). Il 3 gennaio ha una punta del 47%, praticamente un anno si e uno no in quel giorno nevica. Nevicate con accumulo di oltre 30 cm (>=30) si sono verificati tra il 2 settembre ( 35 cm nel 1965) e il 2 giugno ( 33 cm nel 1972), il 13 gennaio è il giorno che capita più di frequente, circa un anno su 10.

La neve in Ossola. Numero di giorni con nevicata.

Nel fondo valle la media è di 5-6 giorni con nevicata, ma se si sale agli 800 m qui i giorni mediamente sono 15, a 1500 m i giorni diventano 30 e oltre i 1800 m sono 50-65.

Record di nevicate, non sono rare quelle oltre il metro a quote superiori i 1200-1500, queste sono favorite da masse d’aria instabili sud occidentali di estrazione marina. Discrete nevicate di oltre 30 cm possono verificarsi in prossimità della cresta di confine in alta Val Formazza specialmente sul gruppo dell’Arbola-Blinnenhorm. La massima nevicata giornaliere vanno dai 61 cm di Crevoladossola nello storico 16 gennaio 1985 ai 170 e 180 cm caduti rispettivamente ai laghi Sabbione e Agaro il 23 marzo 1956. Nello stesso giorno si registrarono i primati di Formazza 105 cm e Codelago 143 cm.Sotto i 1000 m il mese più nevoso è stato il gennaio 1978 con 117 cm a Crevoladossola, 176 cm a Rovesca, 189 cm  a Cadarese e, a quota più elevata, 337 cm a Codelago. Sempre più in alto i primati mensili del marzo 1946 in Valle Antrona con 290 cm al lago di Campliccioli, 426 cm al Camposecco, 464 cm al Cingino e quelli del novemre 1952 in alta Formazza con 345 cm al Toggia e 429 cm al Sabbione. Altri record sono del novembre 1934 con 390 cm al Vannino, marzo  1956 con 263 cm al lago di Agaro, dicembre 1959 con 285 cm all’alpe Cavalli e marzo 1985 con 271 cm al Morasco. Come si può facilmente notare tutti questi record appartengono tutti al secolo scorso.

La neve in Ossola. L’inverno più nevoso fu quello del 1950/51, grazie a continui afflussi marittimi sia Mediterranei che Atlantici fu il bimestre gennaio-febbraio da record con i primati stagionali, 352 cm a Cadarese, 814 cm al lago Alpe Cavalli, 879 cm a Formazza, 1124 cm  al Toggia, 1269 cm al Sabbione, 1324 cm al Vannino. In Antrona primeggia invece l’inverno 1935/36 con 1335 cm  e 1390 cm ai laghi di Cingino e Camposecco, a Codelago per mancanza di dati nel 1950/51 il primato spetta all’inverno 1974/75 con 1074 cm.

Le misurazioni della neve in montagna non sono mai troppo semplici perchè si può sovrastimare nel caso le misurazioni vengono effettuate in un luogo sottovento e  sottostimare in un luogo sopravento. Questo perchè il vento sposta e crea cumuli detti eolici variabili anche a pochissimi metri di distanza. La posizione ideale è in un luogo il più pianeggiante possibile lontano da qualsiasi ostacolo, non solo. Con il nostro progetto “Ghiaccio Vivo” , monitoraggio ghiacciaio Belvedere, stiamo vedendo gli effetti degli accumuli eolici in prima persona, fin tanto che nevica l’accumulo è costante e uniforme e i risultati raccolti confermano le medie della neve in Ossola, a nevicata finita sulla coda delle perturbazioni inizia il vento, la zona dell’asta nivo essendo sopravento viene spazzata e il manto nevoso si abbassa.

La neve in Ossola. Spessori medi e massimi. Nel periodo medio 1960/90 a Crevoladossola si ha una media giornaliera di 6 cm, al lago del Sabbione 283 cm. Il massimo annuale si diversifica con la quota, mentre in basso è tra gennaio e febbraio a Crevoladossola e Cadarese in alto a Formazza è il 25/26 febbaio, il 6/7 aprile a Codelago e Toggia, il 27 aprile al Sabbione. Questo è dovuto ai maggiori apporti di precipitazioni nevose  con le grandi perturbazioni primaverili sopra i 1500/1800 m.

Sopra i 1000 m gli spessori massimi al suolo rilevati sono dell’inverno 1950/51 tra il 12 e 15 febbraio. 332 cm al Lago alpe Cavalli, 375 cm al Lago Agaro, 390cm a Formazza, 420 cm a Capliccioli, 506 cm a Codelago, 508 cm al morasco, 600 cm al Toggia, 669 cm al Vannino, 700 cm  al Sabbione. Al lago Camposecco il manto nevoso crebbe ancora a marzo fino a 840 cm il giorno 14, al Lago d’Avino a 2240 m presso l’alpe Veglia il 31 marzo 1951 si misurò un incredibile spessore di 1125 cm. Si tratterebbe di un reword per le Alpi Italiane, superiore ai 1035 cm del 28 marzo 1937 al Piccolo San Bernardo.

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Luca

Ciao sono Luca e questo è il mio sito nel quale pubblico i miei progetti e ospito l'Associazione Meteo Live VCO, spero ti piaccia e buona navigazione.

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